domenica 8 agosto 2010

Nuovi arrivi

Da 10 anni lavoro per la ditta N&P Spa, ma mi sembra di esservi arrivato da un'eternità.
Sarà forse che il tipo di lavoro è piuttosto monotono, sarà che le possibilità di essere promossi alle mansioni superiori sono scarse, ma ho come l'impressione di dover trascorrere tutta l'esistenza qui dentro.
Eppure da un po' di tempo c'è una novità, delle nuove impiegate sono state assunte. Tutti noi "vecchi" nutrimmo in segreto la speranza che questo significasse la promozione per qualcuno di noi, ma la direzione prontamente comunicò che le nuove assunzioni erano relative "al generale trend di espansione dell'azienda col conseguente aumento delle mansioni".
Passano infatti i giorni e le nuove colleghe imparano a svolgere le nostre stesse mansioni, mentre in noi la speranza di un cambiamento piano piano svanisce.
Ogni tanto le sento parlottare tra loro, evidentemente stanno facendo la "classifica" su chi di noialtri sia più attraente. Io però non vengo menzionato.
Oggi vedo che una di loro e Calvini, il temibile ispettore della qualità Calvini, si parlano amichevolmente, quasi come se si conoscessero già da tempo. Il temibile Calvini, che non si faceva scrupolo di criticarci pesantemente se il lavoro non era svolto secondo le regole da lui codificate in un ostico e inconsultabile manuale, ora scambiava amichevoli confidenze con la nuova arrivata che, a essere sinceri, era la più incapace di tutte. Subito ipotizzo che tra i due vi sia una tresca, niente di più facile.
E gia mi immagino l'ochetta astuta che fa carriera grazie ai pareri positivi del Calvini, ormai divenuto suo "schiavo d'amore". E poi immagino che fra mesi, forse anni, lei prenderà il posto di Calvini che, tanto precisino quanto gonzo, verrà da lei brutalmente scaricato a favore di qualcuno più in vista nell'organico.
E spetterà a lei, la nuova arrivata, muovere critiche al personale per la qualità del lavoro, mentre a ricevere quelle critiche ci sarò ancora io.