sabato 18 gennaio 2014

La nuova cucina italiana: Pizza con la monnezza


PIZZA CON LA MONNEZZA


Questa rinomata specialità ha contribuito a rendere il nostro paese famoso in tutto il mondo. Si tratta di un piatto semplice, che utilizza come unico ingrediente la monnezza. Il segreto della buona riuscita di questo piatto sta tutto nella lievitazione. A Napoli, città delle mille meraviglie, si narra che esistano addirittura dei luoghi, chiamati volgarmente “discariche abusive”, appositamente destinati ad accogliere la monnezza, lasciata lì a lievitare per giorni e giorni.


INGREDIENTI: per questa ricetta l'unico ingrediente necessario è la monnezza. Tuttavia va notato che esistono varie tipologie di monnezza, e non tutte rendono altrettanto bene in questa ricetta. Sebbene molti ricettari consigliano di utilizzare monnezza campana DOP, proveniente dalla Terra dei Fuochi e particolarmente ricca in diossina, noi vogliamo essere alternativi e vi consiglieremo invece di utilizzare un prodotto biologico, che vi garantirà un'inconfondibile e persistente fragranza.





PREPARAZIONE: si lascia la monnezza a lievitare per almeno un mese. Questa fase richiede molta pazienza e sufficiente spazio. La monnezza, al termine del periodo di lievitazione, dovrà aver raggiunto un'altezza minima di tre metri. Si presenterà gonfia e sprigionerà la caratteristica fragranza.

La monnezza lievitata va quindi impastata, seguendo il metodo tradizionale oppure con l'utilizzo del moderno e funzionale autocompattatore, che premette un notevole risparmio di tempo. A Napoli la tradizione è molto sentita e si tende a utilizzare strumenti manuali per lavorare l'impasto, mentre gli autocompattatori sono disprezzati e rimangono spesso in deposito.

L'impasto ottenuto è talmente ricco di sostanze d'ogni genere che non necessita dell'aggiunta di alcun altro ingrediente. Lo si metterà a cuocere per almeno cinque ore, utilizzando un capiente e modernissimo forno inceneritore, capace di sviluppare in breve tempo le temperature alle quali le sostanze contenute nella monnezza iniziano ad amalgamarsi tra loro. Se invece vogliamo seguire fino in fondo la tradizione campana, non utilizzeremo l'inceneritore, ma daremo direttamente fuoco all'impasto. In quest'ultimo caso il procedimento sarà più a lungo, essendo necessari due o tre giorni per raggiungere il livello di cottura ottimale.

Servite la pizza con adeguato accompagnamento musicale per creare l'atmosfera.*



*Consigliamo “That's amore” di Dean Martin



venerdì 3 gennaio 2014

La nuova cucina italiana: Minestrone politico riscaldato all'italiana


MINESTRONE POLITICO RISCALDATO ALL'ITALIANA


A grande richiesta riproponiamo per l'ennesima volta questa famosa specialità della cucina nazionale. Si tratta di un piatto adatto a tutte le stagioni e a tutti i gusti. Il segreto del successo di questa ricetta sta tutto nell'accurato dosaggio degli ingredienti, in modo che nessuno dei sapori tenda a prevalere. Di seguito vi illustreremo la ricetta tradizionale e la variante più moderna che prevede l'utilizzo del rimestatore mediatico.

INGREDIENTI per circa 60000000 persone:

  • chili e chili di cattolicesimo democratico, possibilmente della varietà bianca immacolata tipica del Triveneto. In alternativa si può usare la varietà meridionale, ma tende a essere troppo carica di grassi;
  • 3 o 4 comunistelli rossi piccanti (consigliamo la varietà romagnola dal sapore deciso);
  • un pizzico di liberalismo;
  • olio di ricino e baccalà.

PREPARAZIONE:
In un ampio recipiente nazionalpopolare mettete a scaldare il cattolicesimo democratico, che avrete precedentemente privato delle estremità. Il recipiente deve essere ampio il più possibile, poiché questo ingrediente è noto per la sua tendenza a espandersi durante la cottura.
A parte fate soffriggere i comunistelli nell'olio di ricino e poi pestateli e schiacciateli col baccalà.
Quando il cattolicesimo democratico avrà raggiunto la giusta espansione, versateci sopra l'olio di ricino coi comunistelli per restringerlo. Lasciate riposare il tutto per un po' di tempo.
Riscaldate la pietanza prima di servirla e aggiungete un pizzico di liberalismo per insaporire.

Col rimestatore mediatico: il rimestatore mediatico è uno straordinario ingrediente dotato di particolari proprietà aggregative che permettono di controllare l'espansione del cattolicesimo democratico. Consigliamo senz'altro la varietà che si trova ad Arcore (MB).
Per preparazione seguite il metodo tradizionale, ma prima di versare l'olio coi comunistelli, gettate il rimestatore. Vedrete che una parte del cattolicesimo democratico si aggrega a questo, assumendo un gusto più deciso e dolciastro. Levate questa parte e mettetela a riposare in un altro recipiente, mentre alla parte rimanente aggiungerete l'olio di ricino coi comunistelli: ora avrete a disposizione due pietanze, pertanto, siatene fieri, avrete realizzato l'alternanza in cucina! Potrete servire il cattolicesimo democratico rimestato come zuppa, oppure potrete servire quello coi comunistelli come piatto piccante, a seconda dei gusti dei vostri commensali. Entrambi i piatti vanno serviti riscaldati e con l'aggiunta di un po' di liberalismo a piacere.