mercoledì 11 dicembre 2013

La nuova cucina italiana: Tortino natalizio di cinepirlate

TORTINO NATALIZIO DI CINEPIRLATE

Il Natale non è tale se non si rispettano le sue tradizioni: dai poco originali soggetti delle luminarie esposte in giro per le città, agli ultimi giorni di apertura scelti da tutti per effettuare acquisti compulsivi nei supermercati, ogni cosa a Natale avviene sotto il segno della prevedibilità. Potremmo forse venir meno a questa importante tradizione natalizia? No di certo, infatti la ricetta che qui vi proponiamo è quanto di più banale e scontato possa esserci, ma nonostante ciò il suo indice di gradimento sotto le feste sarà ugualmente altissimo! Ingrediente molto importante per la preparazione di questa pietanza sarà la materia prima, della quale ci dovremo essere ampiamente riforniti, altrimenti potrebbero verificarsi episodi di nausea tra i commensali.

INGREDIENTI (per un intera platea di famiglie con marmocchi al seguito):
  • 3 personaggi, che per comodità chiameremo A, B e C. Questi personaggi devono corrispondere ad altrettanti archetipi di maschio italico, ed essere accompagnati dalle proprie famiglie archetipiche*: mogli, figli ed eventuali nonni;
  • un'amena località di villeggiatura**;
  • un po' di attività di condimento, determinate dalla località scelta;
  • alcune gag immancabili e ripetibili, tra le quali non devono mancare rutti e peti;
  • una buona dose di materia prima***;
  • una colonna sonora dance, dal ritmo ossessivo e martellante (altrimenti detta tormentone).
PREPARAZIONE
Gettiamo nel calderone vacanziero-natalizio le nostre tre belle italiche famiglie, e vediamo come interagiscono fra loro, grazie alle peculiari proprietà chimiche di ciascuna. Condiremo il tutto con le esperienze più classiche offerte dalla località prescelta: corsi di sci, danze del ventre ecc. e renderemo la pietanza più piccante con un bel po' di materia prima. Una volta che il miscuglio giunge a bollore, ne vedremo delle belle: A non potrà sopportare B, la figlia del quale invece attrarrà incredibilmente il figlio di A. C invece, dopo una fase prettamente goliardica, degna di nota per le espressioni volgo-dialettali continuamente rimarcate, entrerà in crisi con la sua famiglia a causa di un incontro casuale con la moglie di B. Scatta il tormentone dance, che stimola il buonumore e l'aggregazione durante le attività di condimento, nelle quali i nostri personaggi saranno tutti imbranatissimi e daranno vita a prevedibili incidenti. Scoperta la tresca tra i minorenni, le loro famiglie verranno ai ferri corti: è questo il momento adatto per introdurre nel calderone un altro poco di materia prima, che farà appianare le divergenze tra A e B e porterà gli ingredienti ad aggregarsi fra loro. Sotto con un altro tormentone, è il momento delle gag: C, incontratosi con la moglie di B, verrà sorpreso dall'arrivo imprevisto del marito. Correrà prevedibilmente a nascondersi nell'armadio, ma verrà tradito da un improvviso attacco di flatulenza. Nel frattempo quel marpione di A, ormai divenuto compagno di scorrerie di B, se la spassa in discoteca circondato da materia prima. Sua moglie però non è cieca, e stretta alleanza con la moglie di C, le due donne faranno becchi i rispettivi mariti con due maestri di sci (o di latino-americano, a seconda sempre del luogo). Nonostante le divergenze tra i personaggi possano adesso sembrare insanabili, vedremo che dopo un altro tormentone gli ingredienti principali si lasceranno ricondurre a un prevedibile gran finale, col ritorno dell'armonia all'interno di ogni famiglia, grazie all'amicizia che nasce con le altre due. Le tre italiche famiglie si mettono quindi a ballare il tormentone in un sano spirito di buonismo natalizio, circondate da tanta materia prima. Serviamo la pietanza sul grande o sul piccolo schermo. 

*I tre archetipi di italiano sono, rispettivamente: A un nordico in stile "lavoro-guadagno-spendo-pretendo" con qualche accenno di leghismo che lo porta a disprezzare i meridionali in quanto fannulloni. Complice una moglie troppo accomodante, pretende di insegnare al mondo come vivere. Ha un figlio che non lo sopporta; B un meridionale caratterizzato dalle qualità che non piacciono ad A, ma dal cuore generoso e particolarmente bendisposto verso la materia prima. Ha una moglie e una figlia ricche in materia prima, per le quali è gelosissimo; C è un burino che parla sempre un italiano più che dialettale, utilizzando intercalari tipici del centro-Italia, e fa amicizia con tutti. Si porta dietro una famiglia tamarra che più tamarra non si può.
**Di solito per questa ricetta si usa una località di montagna, classica da vacanza invernale. Ma può andare ugualmente bene una località esotica ed extraeuropea.
***ingrediente utilizzato in molte pietanze cinematografiche, la materia prima è la quintessenza della bellezza femminile. Per chi ama il linguaggio tecnico, viene chiamata anche gnoccagine. Per estensione si indica con materia prima anche la donna che ne è portatrice.