martedì 2 aprile 2019

La nuova cucina italiana: insalata multietnica

Eccoci finalmente di fronte a una ricetta moderna, ben conosciuta da chi ogni giorno è costretto a subire i ritmi della vita nelle grandi metropoli, pur non apprezzandone l'incontenibile dinamismo. Si tratta di una ricetta davvero frizzante e variegata, che saprà animare la tranquilla vita di un provinciale suburbio.

Ingredienti per un numero variabile di persone:
10-100-1000 immigrati sparsi, di ogni faccia e ogni razza;
un mezzo d'informazione, più o meno tecnologico;
un pizzico di timore;
una bella manciata di xenofobia;
uno o più abili demagoghi;
un tranquillo suburbio da rimestare.

Preparazione:
La vita in una cittadina di provincia certe volte può essere sempre la solita minestra. E' il momento di gettare nel calderone un bella manciata di esotismo, lasciando liberi di scorrazzare nel suburbio immigrati provenienti da terre lontane, con variopinte e incomprensibili tradizioni. I cittadini autoctoni resteranno per un po' senza sapere che pesci pigliare: è questo il momento giusto per gettare il timore e la xenofobia, mescolando il tutto per qualche giorno. Ora vedremo che gli autoctoni avranno perso gran parte della loro apatia, alcuni di loro anzi saranno in preda alla frenesia. Ma per la nostra ricetta bisogna andare oltre, potenziando l'effetto del nostro condimento con l'utilizzo del mezzo d'informazione per rendere edotti i bravi cittadini su ogni esuberanza commessa dagli immigrati e gettando pezzi di discorso di qualche bravo demagogo. Vedremo finalmente i nostro bravi cittadini darsi da fare, armarsi e incappucciarsi anche. Dopo una o due rimestate la nostra insalata e pronta per essere servita








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